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Futuro del MIDI

Si sono fatti negli anni numerosi tentativi per assicurare al MIDI un erede che potesse portarne avanti rinvigorito l’enorme potenziale in parte ancora inesplorato, e sebbene il MIDI funzioni bene per la maggior parte delle applicazioni, un numero di protocolli di comunicazione più nuovi e di hardware per cercare di portare l’idea ad un livello superiore. Tra gli sforzi più notevoli possiamo annoverare:

  • Il protocollo OSC (Open Sound Control), incorporato nel software synth Reaktor, oltre che in CSound, Max MSP, SuperCollider e poche altre applicazioni, può essere mandato su connessioni Ethernet a velocità di Megabits, ma purtroppo con poche applicazioni e nessuno strumento hardware che lo supporta si rende l’interoperabilità dell’intero studio problematico. OSC non è proprietà di nessuna compagnia, e da settembre 2007 c’è una proposta di standardizzazione per cunicazione tra controllers, sintetizzatori e computers. 
  • Il protocollo mLAN di Yamaha che trasporta, come già visto, su una connessione FireWire connessioni MIDI multiple e numerosi canali audio. Anch’esso è un formato con licenza aperta 
  • L’MMA ha in discussione un protocollo chiamato per il momento HD-MIDI, che dovrebbe supportare le più moderne e veloci connessioni, provvedere ad un più grande ampiezza e maggiore risoluzione dei dati, incrementare il numero di canali MIDI e supportare la futura introduzioni di generi completamente nuovi di messaggi MIDI. Vi sono coinvolti tutti i tipi di compagnie, dalla più piccola al più grande gigante dell’elettronica, ma ancora nessun dettaglio tecnico nè alcuna data di presentazione è stata annunciata