Alcune implementazioni del protocollo MIDI non potevano naturalmente essere previste fin dall’inizio, lasciando spazio negli anni per serie di aggiunte al protocollo atte ad implementare tecnologia resesi disponibili sotanto successivamente al rilascio delle prime specifiche MIDI. Di seguito sono elencate le estensioni del Sistema Esclusivo introdotte nel 1989: il MIDI Time Code (Universal Real Time MIDI Message), che è un codice di sincronismo temporale assoluto (al contrario del MIDI clock che è relativo) ed è la traduzione coerente in messaggi MIDI del time code SMPTE-EBU, viene implementato nella forma di stringa:
F0 7F 7F 01 00 hr mm sc fr F7 hr = ora e tipo (0 yy zzzzz) yy = frames rate (00=24 fps, 01=25 fps, 10=30 fps, 11=30 fps-drop) zzzzz=ore 00-17 mn = minuti sc = secondi (0-59) fr = frames (0-29) Possiamo notare che, data la lunghezza della stringa necessaria alla rappresentazione di un solo frame (che va quindi trasmessa 30 volte al secondo), è di tassativo obbligo l’uso del MTC su una porta MIDI utilizzata solo ed esclusivamente a tale scopo, a meno che non si sia disposti a tollerare una sincronizzazione più “blanda”. Altre estensioni del Sistema Esclusivo sono il MIDI Sample Dump Standard (un Sistema esclusivo per il trasferimento dei campioni, lentissimo per la velocità dei 31.25 Kbaud, usato dai vecchi editor per campionatori come Sound Designer ed ormai obsoleto), MIDI Machine Control e MIDI Show Control (classe di messaggi destinati al controllo di registratori esterni, consoles per illuminazione e altri apparecchi da evento Live) |
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