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Risposta in frequenza

Il dato semplificato per questa caratteristica si presenta in questo modo: 40-15000 Hz ± 3dB. Questo vuol dire che la banda passante va da 40 a 15000 Hertz, ma con un livello di pressione che può variare di 6 dB. Ciò vuol dire che non conosciamo il vero andamento della trasduzione al variare della frequenza; conosciamo solo gli estremi nei quali essa sarà compresa. Il dato che manca è, appunto, la linearità di risposta. Per questa caratteristica si usa creare un grafico, che avrà sull’asse verticale i valori di dB, e su quello orizzontale la frequenza (rappresentata con andamento logaritmico). Per una maggiore specificità, questo dato dovrebbe essere fornito in relazione a vari angoli d’incidenza, poiché una sua variazione, generalmente, genera un non trascurabile cambiamento della linearità di risposta. Solitamente troviamo sei dati, relativi a tanti angoli: 0°, 45°, 90°, 112°, 135°, ed un ultimo dato relativo alla risposta in campo diffuso (ovvero il suono arriverà al microfono come prima od ulteriore riflessione; è la cosiddetta condizione d’incidenza casuale).