La Tonalità costituisce l'insieme di principi armonici e melodici che regolano i relativi legami tra accordi e note all'interno di un brano musicale. È il compositore che sceglie liberamente la tonalità del brano, spesso tenendo conto della difficoltà dello stesso o delle caratteristiche peculiari dello strumento e dell'organico di destinazione.
La Tonalità si divide in:
Oltre la scala naturale vi sono altri due tipi di scala minore:
Inoltre abbiamo da tener presente anche che: Per riconoscere una tonalità in diesis bisogna trovare la nota dopo l'ultimo diesis nell'ordine della scala. Se l'ultima nota è compresa fra i diesis in scala allora il nome della tonalità sarà il nome della nota più la sua alterazione. Per ricercare la tonalità in bemolle invece bisogna trovare il penultimo bemolle all'interno della scala. Quando in chiave vi è solamente un bemolle, non potendovi essere il penultimo la modalità maggiore si troverà salendo di una quinta sopra il bemolle segnato in chiave. Infine è bene ricordare che ogni tonalità maggiore ha la sua relativa minore, essa si trova una terza minore sotto la tonalità maggiore. Se è compresa nella scala, questa prenderà il nome della nota più il diesis. La Modulazione La modulazione corrisponde ad un cambio di tonalità all'interno di un brano e si effettua attraverso tre passaggi ben distinti tra loro:
Ad esempio, partendo dalla tonalità di Do maggiore, si dovrà inizialmente cercare di affermare inequivocabilmente che ci si trovi in Do maggiore, affinché la tonalità sia chiara. Successivamente nella fase neutra si dovrà cercare l'ambiguità tonale possibilmente cercando accordi validi in una e nell'altra tonalità. Infine nell'ultima fase, si ha la conferma della nuova tonalità con una cadenza che dovrà essere più lunga di quella della tonalità iniziale nella prima fase in modo tale da sbilanciare la propensione tonale verso la nuova tonalità scelta. |
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