Celesta

La celesta (nota anche come celeste) è uno strumento musicale idiofono, ossia che produce il suono mediante il materiale stesso di cui è composto senza l'ausilio di parti poste in tensione: nel caso specifico si tratta di uno strumento idiofono a percussione, il cui aspetto è simile a quello di un pianoforte verticale di piccole dimensioni. Il suono, dal caratteristico timbro simile a quello del carillon, viene prodotto da alcune lamelle di metallo sospese tramite un sistema di martelletti e comandate da una tastiera (lo stesso sistema viene applicato al pianoforte) e da una pedaliera. Quindi le sonorità che è in grado di produrre sono flebili, ovattate nel registro grave, luminose nel medio e brillanti nell'acuto. È uno strumento traspositore e l'effetto è un'ottava sopra come possiamo vedere:



Costruita e brevettata nel 1886 dal francese Auguste Mustel, la celesta fece uno dei suoi primi ingressi nel mondo musicale con il balletto Lo Schiaccianoci, di Cajkovskij, episodio Danza della Fata Confetto. Da ricordare anche le composizioni da camera di Debussy, l'opera di Schoenberg Herzgewashse e Musica per Archi, Percussioni e Celesta di Bela Bartok del 1936. Se Stockhausen esasperò l'aspetto mielense, gli allievi della scuola di Gage, in primis Feldman fecero un ottimo utilizzo della celesta. L'improvviso allargarsi dell'uso del pianoforte come strumento orchestrale doveva segnare, e segnò infatti, una corrispondente diminuzione dell'impiego della celeste.
La celesta è stata poi utilizzata anche da musicisti rock e pop, ricordiamo innanzitutto alcune registrazioni degli anni 40, per la Columbia, di Frank Sinatra. Non si può a questo punto non ricordare che anche la musica d'avanguardia ed il jazz hanno utilizzato e utilizzano tuttora questo strumento, con il quale i musicisti riescono a creare atmosfere di particolare intensità sfruttando le sue particolari sonorità.