Trombone

Il trombone nella versione moderna e più comune è noto come trombone a tiro o trombone a coulisse, ed è caratterizzato da una pompa mobile a forma di U che unisce due tubi paralleli ed è in questo modo allungabile modificando il percorso dell'aria e l'intonazione dell'armonico di base. Esiste anche il trombone a pistoni che è strutturato sul medesimo principio della tromba. Il musicista che suona il trombone è chiamato trombonista.

Il trombone fu il primo tra gli ottoni a disporre degli armonici nelle sette posizione degli attuali strumenti a pistoni, e di conseguenza della scala cromatica, grazie alla coulisse, per cui veniva in origine considerato il migliore degli strumenti a bocchino. Le prime notizie del trombone risalgono alla seconda metà del XV secolo quando venne raffigurato nel dipinto di Filippo Lippi “L'assunzione della vergine”, ed anche in un'opera del Perugino conservata all'Escorial vicino a Madrid. Allora lo strumento aveva già l'aspetto del trombone moderno, ma la conicità dei canneggi era meno accentuata e la campana era molto più piccola rispetto allo strumento moderno, e con una svasatura quasi assente. L'intonazione di base del trombone era il La, ed i principali artigiani costruttori dello strumento si trovavano nelle Fiandre e a Norimberga.
All'inizio del XVII secolo Michael Praetorius illustrò ed elencò, nel suo Syntagma musicum, quattro versioni del trombone: “Alt Posaune” (simile al trombone alto), “Cemeine Posaune” (il moderno tenore), “Quart” e “Quint-Posaunen” (intonati una quarta e una quinta sotto il tenore), e “Octav Posaune” (simile al trombone basso, intonato un' ottava sotto il tenore).
Nel 1607 l'orchestra dell'Orfeo di Claudio Monteverdi comprendeva cinque tromboni dal differente registro (primo utilizzo “ufficiale” del trombone). Il trombone si sviluppò nel tempo, essendo utilizzato principalmente in piccoli gruppi e nella musica sacra e non divenne parte integrante dell'orchestra sinfonica fino al XVIII secolo, quando fu adottato da alcuni compositori tra cui Mozart, nei raddoppi del coro di tutte le sue messe, nel Don Giovanni o addirittura in solo nel “Tuba mirum” del suo Requiem, nel Flauto magico e in altre composizioni.
Successivamente lo strumento suscitò l'attenzione di Beethoven, che lo introdusse nella quinta, sesta e nona sinfonia e scrisse tre affascinanti equali per quattro tromboni soli, e di Schubert, che lo introdusse nelle sue ultime due sinfonie.
In questo periodo e fino alla prima metà del XIX secolo, il trombone fu usato molto dalle bande militari tedesche: questo contribuì a modificarne l'intonazione di base da La a Sib, allargarne il canneggio, e ad introdurre la ritorta per abbassare l'intonazione in Fa. Il trombone moderno era ormai sviluppato e diffuso, tanto da essere molto utilizzato da Johannes Brahms, Richard Strauss e Richard Wagner. I compositori avevano a disposizione uno strumento completo e versatile al punto che Hector Berlioz affermò fra l'altro che lo strumento era capace di esprimere un ampio spettro di suggestioni sonore, dal “calmo e posato accento religioso” al “clamore selvaggio dell'orgia”. Nel seguito del XIX secolo i compositori lo utilizzarono in maniera più stereotipata, come rinforzo di voci basse e armoniose di insieme. Solo con l'avvento della musica da ballo e lo swing nel XX secolo il trombone ha avuto di nuovo spazio negli arrangiamenti e nei soli. In questo periodo un forte stimolo allo sviluppo della tecnica e delle potenzialità espressive dello strumento fu dato da musicisti jazz come ad esempio Tommy Dorsey. Attualmente il trombone è utilizzato nei più vari generi musicali, dalla musica classica, al jazz, alla musica militare.

Il trombone si compone delle seguenti parti:

Campana:
  • gialla, standard associata generalmente alla coulisse standard
  • rossa, con più rame nella lega, associata generalmente alla coulisse standard
  • rossa, campana ramata, coulisse leggera
  • argentata

Coulisse:
  • pesante (standard, gialla)
  • leggera (bianca, color metallo)

Ritorta:
  • standard (traditional)
  • haghmann
  • thayer
  • CL

Parti del bocchino:
  • appoggio
  • tazza
  • penna

Il Trombone deve il suo timbro a tutta una serie di fattori. Il timbro è più scuro per le campane rosse, che risultano anche più facili da suonare. Il timbro è più chiaro per le campane gialle. Il suono di un trombone dipende inoltre molto dal cannello della coulisse, ovvero il tubicino saldato all'inizio della coulisse, dove si incastra il bocchino. A seconda della forma il timbro e la facilità di emissione variano.

Esistono vari tipi di trombone che si differenziano per la nota dell'armonico di base, il timbro (il quale può essere modificato anche dalla differente laccatura della campana e del resto delle parti del trombone), l'estensione e la presenza di una o più ritorte per il trasporto e la modifica della tonalità.

  • Trombone contralto – Raro, ma ultimamente sempre più utilizzato, soprattutto nella musica classica. Il trombone contralto è tagliato una quarta sopra il trombone tenore (il padre della famiglia rispetto al quale si fanno i rapporti): è in Mib.

  • Trombone tenore – Il più comune, intonato in Sib una ottava sotto la tromba, generalmente senza ritorta, il diametro in millimetri del canneggio va dal 12,7 fino a 13,34

  • Trombone basso – Utilizzato spesso in orchestra classica oppure in big band ha canneggio ampio da 14,3 e ha generalmente 2 ritorte (Alcuni trombonisti bassi utilizzano ancora vecchi modelli con la sola ritorta Fa, che differiscono dai simili tenori per la cameratura e la campana più ampia).

  • Trombone contrabbasso – Il più grave della famiglia, molto raro, la caratteristica di questo strumento è quella di avere solo una ritorta e avere un doppio canneggio sulla coulisse. Nuovi modelli sviluppati da una nota ditta in collaborazione con il trombonista basso Van Dyke sono invece dei tromboni tenori ingigantiti.



Per tradizione il trombone non è uno strumento traspositore come ad esempio la tromba. I trombonisti leggono in chiave di basso, tenore e contralto in note reali, qualsiasi trombone stiano utilizzando. L'estensione dello strumento dipende dalle conformazioni labiali del trombonista e dalla sua tecnica. In prima posizione la nota più bassa è il “pedale” Sib1, mentre allungando la coulisse in settima posizione si può ottenere un Mi1. Andando verso l'alto seguendo gli armonici naturali si possono ottenere note molto alte, come ad esempio il Reb5 in seconda posizione. La letteratura classica per trombone raramente supera tale estensione, anche se vi sono alcune eccezioni in qualche brano contemporaneo.
Il trombone a tiro utilizza la coulisse per variare l'armonico di base dello strumento. Esistono sette posizioni che si equivalgono alle combinazioni dei tre pistoni di altri ottoni a pistoni. Le posizioni sono numerate per convenzione da 1 a 7, in proporzione all'estensione della coulisse (dove 1 è completamente ritratta e 7 completamente estesa).Quando si utilizzano le ritorte e lo strumento cambia tonalità le posizioni semitonali lungo la coulisse si distanziano fra loro. Si hanno infatti solo sei posizioni con la ritorta di Fa abbassata e solamente cinque con la ritorta di Fa e di Solb abbassate insieme. Le tecniche musicali utilizzabili sono le medesime di altri ottoni, nel trombone sono facili e di sicuro effetto i suoni frullati. I suoni vibrati si ottengono con le labbra e a volte con una leggera collaborazione della coulisse, sono suoni che tendono all'effetto della voce umana e che si possono produrre in tutta l'estensione dello strumento anche se risultano meno efficaci nella regione grave. Il Glissato è un effetto caratteristico del trombone a tiro, si può produrre in senso ascendente o discendente. Nella musica contemporanea si possono trovare parti che richiedono strani effetti da realizzare con l'asportazione di alcune pompe o addirittura suonando solo con la coulisse. Infine come per la tromba una gran varietà di sordine possono essere usate per variare il suono e spesso sono stati usati (nel jazz e nello swing) anche oggetti di uso quotidiano per l'effetto wà-wà come cappelli o ventose.