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Formati non compressi

Di seguito elenchiamo i vari tipi di formati audio lineari non compressi. I primi tre sono quelli che sono diventati i principali supportati dalla maggioranza delle applicazioni audio professionali attuali e sono:


Audio Interchange File Format
Estensioni: AIF, AIFF

L'Audio Interchange File Format è di origine Apple (1985) e consente la memorizzazione di campioni mono o multicanale a 8 o 16 bit e varie frequenze di campionamento. Trattandosi di un formato elaborato per essere portabile, può essere anche facilmente convertito (come vedremo, il RIFF Microsoft è simile) e quindi viene utilizzato spesso.


RIFF WAVE
Estensioni: WAV

Elaborato da Microsoft e IBM nel 1992, il RIFF WAVE (il cui nome completo è Resource Interchange File Format Waveform Audio Format) segue le specifiche del più generale Rich Information File Format. E' stato introdotto a partire da Windows 3.1 ed è diventato in breve il formato più diffuso per le applicazioni su PC. I file WAV supportano varie tipologie di campionamento: sono mono o multicanale, 8 o 16 bit a diversi sampling rate con vari sistemi di codifica anche se i più diffusi sono il PCM e l'ADPCM.


BROADCAST WAVE FORMAT (BWF)
Estensioni: WAV

E' un'estensione del popolare formato WAVE ed è stato creato dalla European Broadcasting Union (EBU) nel 1997 ed aggiornato nel 2001 e 2003. Il proposito di tale formato consiste nell!aggiunta al normale formato .WAV di metadata per facilitare lo scambio di dati tra differenti piattaforme e differenti applicazioni audio, permettendo ai files così codificati di identificarsi autonomamente e permettere la sincronizzazione con altre registrazioni. Poichè l!unica differenza con i “normali” WAVE files è nelle informazioni estese scritte nell!area header del file, i due formati sono assolutamente compatibili e non è richiesto un particolare player per la riproduzione. Per superare la limitazione nella grandezza massima del file WAVE (2 Gb) nel 2006 è stato specificato come estensione del BWF l!RF-64, un formato multicanale compatibile BWF che permette dimensioni eccedenti i 4 Gb.


SD2 Sound Designer II File Format
Estensione SD2f

Il formato Sound Designer 2 è di proprietà della Digidesign ed è l'evoluzione dell'originario formato Sound Designer 1, a differenza del quale struttura i dati in maniera che tutti i campioni audio siano immagazzinati nel data fork del file e tutti i parametri invece nel resource fork. Questo è estremamente conveniente in file dove il data fork può diventare centinaia di Mb ed oltre, perchè è possibile modificare, aggiungere, tagliare i parametri del file audio senza dover modificare i dati dei campioni, caratteristica che consente di risparmiare tantissimo tempo, soprattutto in un'epoca che i computer e gli Hard disk erano enormemente più piccoli di capienza e più lenti nell'elaborazione e la scrittura dei dati. Può essere anch'esso monofonico o multicanale (interleaved), profondità di campionamento fino a 24 bit a diversi sampling rate fino a 192 KHz, come nel caso di Pro Tools HD. Da notare che nelle applicazioni multitraccia come Pro Tools, software standard del mercato professionale che nasce per un sistema di schede DSP-based, ogni traccia viene registrata in un file mono separato, anche nel caso di tracce stereo o multicanale. Nel caso di una traccia stereo si usa lo "split-stereo" file, che è costituito da due file monofonici con lo stesso nome ma con i due suffissi .L e .R ( oppure nelle vecchie versioni (L) e (R) ), che rimangono fisicamente separati ma che vengono trattati dall'applicazione come un unico file stereofonico, operando tutte le operazioni di editing su entrambi i files contemporaneamente in perfetta coerenza di fase; stesso discorso nel caso di files multicanale che si utilizzano per i vari formati Dolby Surround, fino al 7.1 che utilizza otto file monofonici omonimi linkati da estensioni separate dalla funzione dei vari canali che rappresentano, .L e .R per i canali stereo, .C per i centrale, .Ls e .Rs per i canali posteriori e .Lm e .Rm per il mid stereo del surround 7.1.
Nelle applicazioni native (cioè dipendenti interamente dalla potenza di elaborazione della CPU), tutte quelle in pratica al di fuori di Pro Tools software (non Pro Tools LE o Pro Tools M-Powered che sono parimenti "native", anche se dipendenti da uno specifico hardware di produzione Digidesign o M-Audio) invece è diffuso l'uso degli "interleaved" files, cioè di file stereo o multicanale in cui tutti i canali sono immagazzinati in un unico file. La traccia stereo viene rappresentata da un unico file contenente i due canali, che vengono "scritti" in esso a blocchi (prima un numero n di blocchi del canale sinistro seguiti da un uguale numero n di blocchi del canale destro, e così via). Questo tipo di file, nato per applicazioni di mastering, usato in applicazioni multitraccia genera comunque ancora un pò di confusione, perchè anche se più pratico (in teoria) da usare all'interno dell'applicazione nativa, ha bisogno di essere convertito in "split" file quando importato in Pro Tools, generando non pochi problemi di confusione nelle applicazioni come Logic Studio o Digital Performer, che sono capaci di far girare contemporaneamente i due motori audio, quello "nativo" della CPU e quello "DSP- based" del DAE (il motore software di Digidesign che sovrintende al funzionamento delle card DSP di Pro Tools). Tali osservazioni riguardano altrettanto i formati WAVE ed AIFF.

Di seguito un elenco dei vari formati audio susseguitisi negli anni dell'evoluzione informatica, che sono diventati obsoleti a causa delle mutate necessità dell'industria dell'audio, impegnata in una corsa che rende spesso superata una tecnologia vecchia pochi anni, se non pochi mesi.


SD1 Sound Designer I File Format
Estensione SFIL

Il formato Sound Designer 1 è il formato originale della Digidesign, che tutti conosciamo come la casa produttrice di Pro Tools che fa parte di Avid Technology, insomma i pionieri dell'audio digitale professionale su piattaforma Apple. Il formato era legato all'applicazione Sound Designer che è stato uno dei primi editor di files e campioni audio ed è stato rilasciato nel 1985. Subito si impose come standard del mercato audio-pro ed è stato universalmente usato e supportato dalle applicazioni audio professionali del periodo, come testimoniato dagli innumerevoli CD Rom che adottavano questo formato per immagazzinare suoni ed effetti sonori. Era principalmente usato per i campioni audio monofonici 16 bit lunghi all'epoca non più di pochi secondi. E' stato nel tempo sostituito dal più recente formato Sound Designer 2, sempre Digidesign impostosi principalmente per la sua flessibilità.


Formati audio di 1a categoria lineari (non compressi) u-law
Estensioni: AU, SND

Il formato u-law (pronunciato mu law in quanto la 'u' iniziale altro non è che una semplificazione del nome originale con l'iniziale greca μ-law) è originario dei sistemi Sun e NeXT per cui è noto anche come NeXT/Sun format ed è uno dei tipi di file più frequentemente utilizzati su Internet (generalmente con estensione .AU perchè .SND è ambigua) in quanto su tutte le piattaforme esistono ormai piccoli programmi che riproducono questo formato.
La qualità di questi campioni è però piuttosto bassa: nonostante il formato supporti un SR anche di 22050 e 44100, di solito si utilizza 8K che equivale alla banda di una buona linea telefonica. In compenso, i file hanno dimensioni decisamente ridotte rispetto agli equivalenti con SR più alto e quindi si scaricano più facilmente via rete. Proprio per questa ragione alcuni archivi sonori dispongono di file in due formati: il formato AU è usato per un download veloce, magari per effettuare un pre-ascolto, prima di lanciarsi in un lungo download del file equivalente ma ad alta qualità in un altro formato.


Creative Voice
Estensioni: VOC

Il VOC è il formato proprietario della Creative Lab, produttore della Sound Blaster. Questo formato supporta solo 8 bit mono con SR fino a 44.1 kHz e stereo con SR fino a 22 kHz.


Amiga Interchange File Format
Estensioni: IFF

IFF/8SVX è il formato standard dei computer Amiga. è simile all'AIFF, ma supporta solo campioni a 8 bit. Raramente usato fuori dal mondo Amiga. Amiga è scomparso, ma sono rimasti i file.


Macintosh SND
Estensioni: SND

Questa estensione è ambigua in quanto viene utilizza anche dai già visti file di formato u law. SND è in realtà l'estensione dei file di sistema Macintosh, ma anche alcuni vecchi software per PC la usano. I file del vecchio Mac, comunque, potevano avere vari SR, da 5.5 a 22 kHz, anche se il più usato era 11 kHz. Questi file sono del tipi AIFF o AIFC e venivano riprodotti direttamente dall'hardware sonoro del computer con il System 7 (sono di tipi SFIL, per sound file, nel resource fork). Raramente usati fuori dal mondo Mac.

RAW pcm
Estensioni: PCM, SND

File di campioni con semplice codifica PCM senza header. Raramente usati se non come file temporanei o per specifiche applicazioni.