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Caratteristiche dei formati

Che cos'è un formato? Semplicemente un modo di disporre i dati e, per estensione, di codificarli. Qualsiasi tipo di file scritto su disco è caratterizzato da due cose:

  • il modo in cui i dati sono codificati (determinato dal cosiddetto codec, cioè l'algoritmo di codifica) 
  • la scatola che li contiene, cioè il formato 

In terzo luogo, nel caso dell’analogico, è caratterizzato dal supporto sul quale viene scritto, che nel digitale invece non riveste una grande importanza in relazione alla resa finale.
Abbiamo già avuto modo di capire che nel dominio analogico un formato audio è in realtà il media, il supporto sul quale registriamo l’informazione analogica, la quale per definizione funziona sempre secondo lo stesso principio, di essere cioè direttamente relativa, o “analoga” alle proprietà fisiche del suono in ingresso (sia essa la variazione di magnetismo della testina di un registratore o variazione di posizione dello stilo di un giradischi rispetto all’asse del solco del disco).

Definire un formato audio analogico significa quindi identificare un supporto sul quale immagazzinare il suono ed metodo fisico usato per farlo, al contrario dell’audio digitale in cui il termine si riferisce al formato con cui sono ordinati e codificati i dati, dal momento che (come ho già detto) il supporto informatico sul quale verranno poi scritti questi dati, sia esso un hard-disk, una memory card, un cd, una flash-ram non cambia la natura e la resa acustica del suono registrato. In un certo senso si può dire che con l’avvento del digitale il suono si è “smaterializzato” dal suo supporto, e questo ha cambiato molte cose proprio nel modo di fruire la musica, oltre che nello scambio informatico della musica. Mentre prima il consumatore identificava la musica che comprava con il disco, il cd o il nastro che la conteneva, e dal quale non poteve essere separato, e che si teneva stretto nel tragitto verso casa dove finalmente avrebbe potuto goderselo nel suo impianto, adesso lo stesso consumatore, senza uscire di casa, compra la musica un venditore on- line come iTunes Store, e paga quindi per scaricare nel suo computer (e poi nel suo iPod o nel cellulare) una stringa di bytes che rappresentano la musica che sta comprando, insieme al diritto a riprodurla per se stesso, senza il supporto su cui registrarla cui provvederà il computer con l’hard-disk prima, con un backup su cd o su dvd dopo.