Appunti‎ > ‎Elettroacustica‎ > ‎

i cavi

Connessioni elettriche

Prenderemo in esame la catena elettroacustica. Gli estremi di essa sono i cosiddetti trasduttori, che svolgono due funzioni; quella di acquisire un segnale sonoro, trasformandolo in segnale elettrico, e, viceversa, quella di trasduzione del segnale elettrico, in un’onda sonora. Nel mezzo ci sono gli elementi di elaborazione del segnale. Tutti i collegamenti tra i vari elementi avvengono tramite connessioni elettriche.
Esse sono di vario tipo, ma si distinguono (in prima accezione) in:
  • Connessioni elettriche bilanciate 
  • Connessioni elettriche sbilanciate.

Le seconde possono essere così schematizzate:



La figura mostra che in un cavo sbilanciato, esistono due linee di conduzione: uno ha la funzione di trasportare il segnale, l’altro svolge la funzione di massa.
Qui bisogna aprire una piccola parentesi sul concetto di “massa”. Nell’ambiente sono presenti molti elementi di distorsione. Essi sono rappresentati da tutti quegli oggetti che creano un campo elettrico o magnetico (anche se uno genera l’altro, in condizioni di flusso in variazione, attraverso una superficie), e modificano il segnale (soprattutto quelli di bassa entità, come i segnale acquisiti dai microfoni). Esempi possono essere prese elettriche in funzione, altri cavi, un impianto luci. Per ovviare a questo problema, la soluzione presente su tutti i tipi di cavi è l’inserimento di una maglia metallica attorno alla connessione che trasporta il segnale. Questo ha l’effetto di schermare dai campi elettrici la connessione, tramite la gabbia di Faraday. Quindi la massa è il segnale di disturbo che dovrà essere scaricato a terra, o su un supporto metallico.
Le connessioni elettriche bilanciate hanno una differenza fondamentale. Esse sono costruite per difendere il segnale da interferenze di campo elettrico ed anche di campo magnetico. Oltre alle connessioni presenti nel cavo sbilanciato, esso possiede un’ulteriore connessione. Quest’ultima, come l’altra conduzione di linea, è avvolta a spirale, per fare in modo che il disturbo arrivi pressoché uguale ad entrambe le connessioni. Nell’ulteriore linea troviamo il segnale invertito di fase. Arrivato a destinazione esso viene nuovamente invertito di fase. Questo ha l’effetto di far sì che il segnale trasportato, sia in fase (dopo l’inversione finale) con il segnale del cavo aggiunto, mentre il segnale di disturbo, tra le due connessioni, sia in contro fase. In generale la distorsioni è poco spesso identica tra una connessione e l’altra, quindi il fenomeno quasi mai è completamente eliminato.


connessioni elettriche – i connettori

Elenchiamo i tipi di cavi più conosciuti ed usati:
  • XLR canon 
  • TRS jack da 1/4 o 1/8 (meno superficie a contatto per il collegamento, quindi qualità minore) 
  • RCA 
  • EDAC 
  • DIN

Gli XLR sono spesso usati per collegare i microfoni con elementi successivi della catena elettroacustica, e presentano tre linee di conduzione; la connessione è sempre bilanciata. I TRS possono essere sia bilanciati che sbilanciati. Sono spesso usati come output di strumenti elettroacustici, e, se bilanciati, inseriti in una connessione sbilanciata, funzioneranno come tali (l’ulteriore linea, che trasporta il segnale invertito di fase, sarà anch’esso scaricato sulla massa). Infine non hanno un verso input-output, quindi non ha importanza il verso del collegamento. L’RCA viene spesso usato per connessioni su impianti home hi-fi, o per connessioni digitali di tipo SPDIF. I cavi EDAC permettono di incanalare in un’unica presa molti segnali (bilanciati o sbilanciati). I DIN a 5 pin vengono utilizzati per le connessioni MIDI.


connessioni elettriche – connettori particolari

Quelli elencati precedentemente sono i tipi di cavo standard utilizzati nel mondo dell’audio. Esistono, però, cavi particolari che combinano varie connessioni per svolgere un determinato utilizzo. Esempi sono i cavi insert o gli splitter passivi.