Infine evidenziamo che, un’onda sonora, oltre ad incontrare ostacoli, che ne minano la diffusione, è soggetto anche ad una dispersione di energia
Consideriamo una sorgente sonora puntiforme (un artifizio puramente teorico). Partendo da esso, il fronte d’onda sarà una circonferenza.
La zona blu 1 contiene una certa quantità di energia meccanica. Diffondendosi nell’aria, questa stessa quantità di energia, dovrà essere distribuita nella zona blu 2, più estesa. Risulta ovvio, quindi, che a parità di sezione del piano (il fenomeno può essere analizzato alla stesso modo nelle tre dimensioni), ma a distanze diverse dalla sorgente sonora, l’energia avrà un diverso valore. Nello specifico la zona blu 2 avrà meno energia della zona blu 1. La formula per quantificare questo dato è:
E2 =E1 /d^2
dove d è la distanza tra le due zone considerate (linea rossa). Data una sorgente sonora, se si conosce il valore di dBspl ad un certa distanza, si può ricavare il valore riferito ad un’altra distanza, da questa formula: date due distanze, tali che: d1 Ulteriore ostacolo per la diffusione delle onde sonore è l’attrito, che anche l’aria crea. Esso fa perdere parte dell’energia, all’onda, durante il suo percorso. |